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Le arti visive intese nella più ampia accezione e i loro contatti
con discipline affini sono le idee che i musei americani di arte moderna perseguono da
decenni giungendo a risultati di notevole rilievo. Un breve viaggio in Internet consente
di aprire una finestra su un ampio panorama culturale, ricco di insegnamenti per artisti e
architetti, studiosi, operatori museali e progettisti di siti web. A differenza di
numerosi musei europei, il cui sito è una banale brochure elettronica, le pagine di
quelli esaminati sono spesso ricche di informazioni e immagini, utili sia al curioso che
allo studioso.
Il sito del MoMA di New York (Museum of
Modern Art), che di recente ha conseguito il prestigioso riconoscimento denominato Suite
101 Arts and Technology Top 5 Site, è stato progettato per fornire al visitatore una
rassegna sulle consistenti collezioni darte e iniziative culturali promosse dal
museo. Il menu presenta delle piccole icone a intermittenza per catturare
lattenzione sulle ultime novità collegamenti a tema con altri siti
darte, esposizioni in corso- e altri link in forma di elenco. Fra le mostre -
dedicate alla pittura, allarchitettura, alla grafica o alla fotografia e descritte
da unampia documentazione - si trova una retrospettiva su Aleksandr Rodchenko
(1891-1956). Unaltra, terminata da poco e ora trasferita a Mantova, è stata
dedicata ad Aalvar Alto. E altresì disponibile una lista delle esposizioni tenute a
partire dal 1991 e, nella pagina sulle "Touring Exhibitions", si possono
reperire i collegamenti con altri MoMA. Esiste anche un calendario di proiezioni di film e
video appartenenti al museo. Estremamente ricche le proposte didattiche riservate alle
scuole o alle famiglie. Si ospitano anche subsites che sperimentano le possibilità
offerte dallinterattività, dallanimazione e dal suono. La biblioteca del
museo tiene aggiornati alcuni preziosi archivi rinvenibili sulla pagina "Research
resources". Il menu che consente di accedere alle prestigiose collezioni è diviso in
sei paragrafi: architettura e design, disegni, film e video, pittura e scultura,
fotografia, stampe e libri illustrati. Il settore di architettura, fondato nel 1932,
comprende larchivio di Ludwig Mies van der Rohe. La collezione di design raccoglie
3000 oggetti. Purtroppo le immagini messe a disposizione del visitatore virtuale sono
pochissime. Fra queste, nella sezione di pittura, si trovano Les Demoiselles
d'Avignon, di Pablo Picasso (1907) e Broadway Boogie-Woogie,
di Piet Mondrian (194243). Le riproduzioni in
formato piccolo e di mediocre qualità, dovute forse al tentativo di arginare gli atti di
pirateria e di sostenere le vendite della guida cartacea, sono tuttavia accompagnate da
buone spiegazioni, disponibili in due versioni, una divulgativa e, laltra, per
specialisti. Per chi non volesse leggere i testi, è disponibile "Artphone",
laudioguida del museo. Uno strumento efficace che, se ulteriormente sviluppato,
potrebbe consentire di caricare via Internet le informazioni vocali sui telefoni portatili
ora in uso anche in alcuni musei italiani.
Il MoCA di Los Angeles (Museum of
Contemporary Art), attivo dal 1940, oltre alla pittura, alla scultura e al disegno, si
dedica anche alle arti multimediali, alla musica e alla danza, al design e
allarchitettura, come pure a nuove forme despressione che combinano più
discipline. Lo staff, diretto da Richard Koshalek, include anche un coordinatore delle
conferenze darte, un curatore editoriale e un direttore di programmi sperimentali.
Il sito elenca mostre e iniziative culturali del Museo dal 1983. Fra queste,
"Automobile e cultura" (1984) e numerose iniziative riservate a giovani artisti.
Fra le esposizioni itineranti più recenti, una è stata dedicata alle relazioni fra arte
e cinema dal 1945. Le informazioni sulle opere, fra le quali si annoverano capolavori
dellespressionismo astratto e della Pop Art, sono suddivise per collezione di
appartenenza o per artista. Mediante il primo tipo, se ne possono visualizzare ventisei.
Spiccano i nomi di artisti come Alberto Giacometti, Piet Mondrian, Joan Mirò, Jackson
Pollock, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg e Mark Rothko. Consistenti le iniziative
educative e didattiche riservate alle scuole, ma anche a bambini accompagnati dalle
famiglie. Musica jazz da giugno a settembre. Si può consultare un calendario bimestrale
delle iniziative. Il museo cede i suoi spazi per parties, spettacoli, simposi, conferenze
o concerti. La quota di associazione come membro semplice, ricca di vantaggi, ammonta a 55
dollari, dei quali 38.68 deducibili dalle tasse. Ottimo il servizio di richiesta di
informazioni via e-mail.
Il nuovo MoMA di San
Francisco, progettato
da Mario Botta e aperto nel 1995, presenta un sito assai articolato, meno ricco di
immagini sul proprio patrimonio, ma degno di una visita per la pagina sulle recenti
acquisizioni, fra le quali risulta Fountain, di Marcel Duchamp (1917/64).
Il MoCA di San Diego merita
unocchiata per il suo sofisticato tour virtuale ed è prezioso per chi, attraverso
appositi collegamenti, volesse installare il software di base necessario ad ottimizzare il
proprio browser (QTVR, Real Audio, Java, I-Chat, Shock-wave e Live Picture).
The Andy Warhol Museum, diretto da
Thomas Sokolowski e situato a Pittsburgh -città natale dellartista, scomparso nel
1987- illustra il proprio contenuto suddividendolo per piani. Le pagine, accompagnate da
fotografie degli interni, riportano brevi notizie storiche sugli autoritratti, i ritratti,
la produzione degli anni Ottanta, le collaborazioni con Jean Michel Basquiat e Francesco
Clemente, Interview -la rivista fondata dallartista nel 1969- e sulle opere
seriali, Mao, Ladies and Gentlemen, Skull e Last Supper. Sono stati
ricostruiti anche due ambienti ideati dallartista: Cow wallpaper e Silver
Cloud, posti accanto alle stanze che ospitano opere note come Car crashes, Electric
chairs e Suicides. Tra le mostre aperte fino a settembre, una è dedicata
allartista giapponese Mariko Mori.
Se il sito dedicato a Warhol è ancora
in via di costruzione e, purtroppo, corredato da poche immagini di mediocre qualità,
quello del Salvador Dali Museum, trasferito da Cleveland e inaugurato nel 1982, si
presenta graficamente con una buona pagina di menu, con fastidiosi ma necessari-
banner pubblicitari e una guida dotata di un consistente apparato fotografico, utile a
curiosi e studiosi. Digitando infatti il pulsante "Dali Collection" si accede ad
un catalogo di 159 opere, fra tele, disegni e acquerelli, realizzate fra il 1917 e il
1974. Il visitatore, prima di iniziare il suo tour, può anche selezionare una musica di
sottofondo, optando fra midi, classica o jazz. Tra le opere, raccolte da due amici
dellartista, A. Reynolds ed Eleanor R. Morse, si può ammirare The Discovery of
America by Christopher Columbus (1958-59) e The Hallucinogenic Toreador
(1969-70). La ditta che ha digitalizzato le immagini ha avuto la pessima idea di apporre
il proprio nome sopra ogni figura, svilendo un eccellente lavoro. Il desiderio
comprensibile di dichiarare la proprietà di tale fatica ha indotto a fare ciò che si
vede in tante biblioteche pubbliche il cui timbro, per timore di furti, finisce con
lessere impresso anche su raffinate incisioni. Un timbro, o intestazione, apposto
sulla riproduzione digitale di unopera darte svela, a suo modo, limpari
tentativo di impedire la riproducibilità tecnica di unimmagine. La soluzione
adottata, senzaltro migliore rispetto a tanti altri musei poiché mette a
disposizione immagini di medio formato, delude losservatore, non solo per il giallo
sgargiante del timbro -che altera i rapporti cromatici dellopera- ma anche per
loccultamento di alcuni dettagli.
Il Massachusetts MoCA è un complesso
tuttora in costruzione che, nel 1999, ospiterà un enorme centro per le arti visive. Il
museo ha un proprio sito che usa abilmente come strumento di promozione e organizza già
delle visite guidate al cantiere. Nella scheda che ripercorre le vicende storiche
dellarea, urbanizzata nel 1872 per ospitare una fabbrica tessile, si riassumono le
tappe che hanno portato allattuale progetto. Lidea nacque da uno studio di un
gruppo di architetti fra i quali si trovavano Frank Gehry e Robert Venturi. Lattuale
progetto, sorretto da un massiccio intervento privato, spetta invece a Simeon Bruner ed è
illustrato con fotografie, disegni e una nota descrittiva di Henry Moss. Fra i link del
sito che illustrano gli obiettivi culturali del museo, le attività svolte dal 1995 e i
partners, se ne trova uno intitolato "business", riservato allaffitto di
spazi commerciali e per uffici, con particolare riguardo a ditte che si occupano di
information
technology e new media. Digitando invece su "Bulletin Board" ed
armandosi di pazienza, si può leggere persino la posta ricevuta dal museo, ricca di
segnalazioni sui siti più disparati. Su "Where are we?" sono infine riprodotte
le mappe con le strade per raggiungere il museo. La pagina dedicata a "Past
events" è particolarmente elegante ed efficace. Attraverso le singole schede di
iniziative culturali già svolte è possibile recuperare informazioni, immagini e
video-clip. Fra queste, una mostra dello scozzese David Byrne, uno dei fondatori del
gruppo musicale dei Talking Heads.
Indirizzi
- MoCA (Museum of
Contemporary Art):
Chicago: http://www.mcachicago.org/
Houston: http://www.camh.org/, ricco di informazioni
Los Angeles: http://www.moca.org/
North Adams, Mass.: http://www.massmoca.org/
San Diego: http://www.mcasd.org/
- MoMA (The Museum of
Modern Art):
New York: http://www.moma.org/
San Francisco: http://www.sfmoma.org/
- Guggenheim Museum, New York:
http://www.guggenheim.org/,
con collegamenti alle sedi americane ed europee
- The Andy Warhol Museum, Pittsburgh,
Pennsylvania: http://www.warhol.org/
- The Salvador Dali Museum Collection, St.
Petersburg, Florida: http://www.webcoast.com/Dali/
- Whitney Museum of American Art, New York: http://www.whitney.org/index.shtml
- The Contemporary Arts Center, Cincinnati:
http://www.spiral.org/
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